Cos’è un test di penetrazione e quanto costa in Italia nel 2025?

Sai che un attacco informatico può compromettere il futuro della tua azienda? Nel 2025 in Italia, il penetration test è la chiave per identificare e correggere vulnerabilità prima che diventino problemi seri, garantendo sicurezza e continuità operativa con un investimento sostenibile.

Cos’è un test di penetrazione e quanto costa in Italia nel 2025?

Cosa comporta un penetration test?

Il penetration test simula un attacco hacker reale per valutare:

  • Le vulnerabilità della rete, dei sistemi e delle applicazioni: un controllo approfondito di firewall, server, software, dispositivi mobili, infrastrutture cloud e accessi di rete.
  • La risposta dell’organizzazione alle minacce: come potrebbe reagire il personale e il sistema di sicurezza in caso di un attacco effettivo.
  • L’analisi delle difese interne ed esterne: dai test esterni sui servizi online esposti ai test interni che simulano attacchi condotti da utenti o malware presenti in azienda.
  • Le vulnerabilità umane: test di phishing e social engineering per individuare rischi legati al fattore umano.

Si tratta di un’attività che combina competenze tecniche, metodologie di attacco e conoscenze dell’infrastruttura del cliente. Al termine, viene fornito un report dettagliato con le vulnerabilità riscontrate e indicazioni pratiche per affrontarle.

Modalità comuni di penetration test

Esistono principalmente tre modalità di penetration test a seconda delle informazioni fornite ai tester:

  • Black-box: il tester non ha informazioni preliminari sul sistema, simulando un attaccante esterno senza conoscenza dell’infrastruttura interna.
  • Grey-box: il tester dispone di informazioni parziali, come credenziali limitate o documentazione tecnica, per simulare un attacco più mirato.
  • White-box: il tester ha pieno accesso al codice sorgente, configurazioni di rete e documentazione, consentendo un’analisi più approfondita delle vulnerabilità interne.

Questi test possono riguardare:

  • Risorse esterne come siti web, server e servizi online.
  • Infrastrutture interne e reti aziendali.
  • Dispositivi mobili, ambienti cloud e applicazioni critiche.
  • Asset umani, con test di phishing e social engineering.

L’importanza del penetration test per le piccole imprese italiane nel 2025

Negli ultimi anni, le piccole imprese italiane sono state spesso esposte a cyberattacchi, in parte a causa di sistemi meno robusti e della percezione che la sicurezza informatica rappresenti un costo non essenziale. Nel 2025, l’utilizzo di penetration test può supportare queste aziende nel:

  • Identificare vulnerabilità che potrebbero portare a perdite economiche o compromissioni di dati.
  • Proteggere la reputazione aziendale, tutelando i dati dei clienti e favorendo il rispetto delle normative vigenti, come il GDPR.
  • Accrescere la consapevolezza e preparazione interna riguardo ai rischi informatici.
  • Gestire aspetti di conformità richiesti da fornitori o regolamenti.
  • Supportare la riduzione del rischio di interruzioni operative dovute a ransomware o altri attacchi.

In questo modo, realtà di piccole dimensioni, come commercianti, e-commerce o studi professionali, possono valutare i propri punti critici e prendere misure preventive adeguate.

Quando considerare di programmare un penetration test

Il test non è un’operazione da effettuare una sola volta, ma dovrebbe essere pianificato regolarmente, in particolare:

  • Dopo aggiornamenti o modifiche tecnologiche, come l’introduzione di nuovi software o infrastrutture cloud.
  • In occasione di cambiamenti organizzativi, come l’arrivo di nuovi dipendenti o l’espansione dei sistemi.
  • Quando emergono sospetti di vulnerabilità o si gestiscono dati sensibili soggetti a normative specifiche.

Affidarsi a un fornitore specializzato può aiutare a ottenere un servizio calibrato sulle specifiche esigenze aziendali e con un adeguato supporto nel tempo.

Indicazioni sui costi di un test di penetrazione in Italia nel 2025

Il costo di un penetration test può variare in base a diversi fattori, tra cui:

  • La dimensione e la complessità dell’infrastruttura IT: numero di sistemi, applicazioni, dispositivi, tipo di ambiente come fisico, cloud o mobile.
  • La modalità di penetration test scelta: black-box, grey-box o white-box.
  • L’estensione del test: da test base ad audit approfonditi che coprono più sistemi e simulazioni complesse.
  • Eventuali esigenze aggiuntive: test di phishing, ingegneria sociale o ambiti specifici.

Per una piccola impresa italiana nel 2025, i costi indicativi possono essere:

  • Test base: da circa 1.000 a 2.000 euro.
  • Analisi più approfondite o su infrastrutture più complesse: da 3.000 a oltre 5.000 euro.

Questo investimento può rappresentare una forma di prevenzione volta a limitare potenziali costi legati a incidenti reali, come interruzioni, risarcimenti, perdita di clienti e mancata conformità normativa.

Il penetration test è uno strumento utile per valutare e migliorare la sicurezza digitale. Nel contesto italiano del 2025, in cui le minacce informatiche si evolvono costantemente, anche le piccole realtà aziendali possono beneficiare di questo tipo di valutazione.

Affidarsi a professionisti permette di individuare potenziali vulnerabilità e di accompagnare l’azienda nel migliorare la preparazione interna, aumentare la resilienza e rispettare le normative vigenti.

I costi, commisurati alla dimensione e complessità della singola azienda, possono rappresentare un investimento mirato per supportare l’operatività e la fiducia dei clienti nel tempo.

Fonti

Avvertenza: Tutti i contenuti, inclusi testo, grafica, immagini e informazioni, contenuti su o accessibili tramite questo sito web, sono solo a scopo informativo generale. Le informazioni e i materiali contenuti in queste pagine e i termini, le condizioni e le descrizioni che vi appaiono sono soggetti a modifiche senza preavviso.